sabato 14 aprile 2012

DIVIETO DI VENDITA DI ALCOL AI MINORI DI ANNI 16: PER L’ORDINANZA SECONDO L’AMMINISTRAZIONE NON CI SONO I PRESUPPOSTI

L’uso e l’abuso di sostanze alcoliche risulta essere uno dei problemi più gravi affrontati socialmente al giorno d’oggi , sia per le conseguenze sulla salute che per le conseguenze sulla pubblica sicurezza (si pensi ai reati e agli incidenti stradali causati dall’abuso di tali sostanze).


Riteniamo sia compito anche delle pubbliche amministrazioni periferiche contrastare tale fenomeno, il quale in momenti di crisi economica risulta acutizzato, e sensibilizzare la propria cittadinanza circa le conseguenze derivanti dall’abuso di alcol e dell’uso durante la guida di veicoli; ancora maggiore importanza assume tale compito se si considera la necessità e l’importanza di contrastare l’abuso alcolico presso i giovani e giovanissimi, i quali negli ultimi anni si sono avvicinati pericolosamente a tali sostanze, senza piena coscienza dei rischi e delle conseguenze.

Nella comunità albinetana tale problema non solo è sentito ma è anche spesso vissuto in considerazione della presenza di diversi esercizi pubblici (bar – ristoranti - birrerie), notturni e non, frequentati spesso anche da giovani e giovanissimi, ove la somministrazione di sostanze alcoliche, anche se a bassa gradazione, avviene sempre più frequentemente.

Nel periodo estivo in particolare tale somministrazione avviene anche presso esercizi commerciali diversi (alimentari / supermercati / fiere / sagre etc) .

Ad oggi l’amministrazione albinetana non si è mai attivata per sensibilizzare la comunità, per questo motivo il PDL di Albinea ha presentato una mozione che impegni la giunta a studiare un progetto rivolto a sensibilizzare i cittadini e soprattutto i giovani e giovanissimi circa i danni derivanti dall’abuso di alcol e dalla guida sotto l’effetto di alcol , mediante incontri , convegni , forum , opuscoli ed altro , anche presso le scuole del territorio e che impegni soprattutto il Sindaco ad adottare ordinanza con la quale porre il divieto dal 01.05.2012 al 31.10.2012 di somministrazione, vendita, cessione anche a titolo gratuito, di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione anche ai minori di anni 16 , in luogo pubblico o soggetto ad uso pubblico , negli esercizi commerciali, nei pubblici esercizi e nelle attività artigianali con vendita di beni alimentari di produzione propria, nei circoli o associazioni private con somministrazione di alimenti e bevande ai soci, nonché prevedere adeguata sanzione in caso di violazione.

Il gruppo di maggioranza ha respinto la nostra mozione, condividendo l’idea del progetto, ma senza la volontà di adottare ordinanza per il periodo estivo in quanto “mancherebbe la contingenza”.

Ma occorre sempre attendere un fatto grave all’interno della comunità per adottare provvedimenti? Il compito di un bravo amministratore non dovrebbe essere quello della prevenzione? C’è paura da parte dell’amministrazione di scontentare i commercianti del territorio?



A nostro avviso la contingenza la si riscontra quotidianamente, basti pensare che nel sondaggio promosso l’estate scorsa dalla stessa amministrazione una grande percentuale di ragazzi giovani ha dichiarato di trascorrere le serate in compagnia di amici bevendo alcolici nei locali.

A livello nazionale nel 2008 hanno dichiarato di aver bevuto almeno una bevanda alcolica il 19,7% dei ragazzi e il 15,3% delle ragazze sotto i sedici anni. Nella fascia 16-20 anni invece, hanno consumato alcolici il 69,6% dei ragazzi e il 53,6% delle ragazze. Tra gli 11-18 anni, la bevanda prevalente è il vino tra i maschi (46,1%) e la birra (45,3%) tra le ragazze.

L’ordinanza, seppur limitata al periodo estivo, sarebbe stata sicuramente il primo segnale deciso volto a contrastare il problema e in questi mesi con calma si sarebbe potuto studiare il progetto da avviare magari contestualmente alla riaperture delle scuole.



GRUPPO CONSILIARE PDL ALBINEA

Carrara Alessandro, Ganapini Davide, Marmiroli Giovanni

giovedì 5 aprile 2012

LE TASSE AUMENTANO PER COPRIRE TAGLI CHE IN REALTA’ NON CI SONO

Il 2012 sarà un anno difficile per i cittadini albinetani, l’amministrazione ha infatti deciso di ritoccare al rialzo quasi tutte le aliquote IMU base stabilite dal governo centrale.


Il governo Monti ha stabilito aliquote base per ogni tipologia (prima casa, seconda abitazione, terreno edificabile ecc) lasciando liberamente la facoltà ai comuni di aumentare o abbassare la percentuale. Spiace constatare che nessuna delle aliquote subirà riduzioni.

Ad aggravare la situazione ci sono gli aumenti adottati per l’addizionale comunale IRPEF, rispetto all’anno precedente, solo per questa imposta, entreranno nelle casse dell’amministrazione ben 357.000,00 Euro in più.

172,66 Euro è la somma media che ogni contribuente si vedrà trattenuta in busta paga, addirittura un aumento di 64,80 Euro rispetto al 2011.

I motivi dell’aumento? I soliti tagli del governo centrale sostiene l’amministrazione.

Ma non è così e vi spieghiamo perché:

Quanto viene presentato come taglio è in realtà una cifra che l’amministrazione rivendica in più rispetto a quanto ricevuto lo scorso anno. Per cui quest’anno avrà tanto quanto l’anno scorso, mentre invece l’amministrazione si aspettava qualcosa in aggiunta.

E’ come se a un dipendente venisse detto dal datore di lavoro: “da questo mese ti aumento lo stipendio, ma per quest’anno la differenza la tratteniamo in azienda”, cosa cambierebbe nel vostro bilancio familiare? Assolutamente nulla, tutti percepirebbero lo stesso identico stipendio del mese precedente. Qualcuno a fronte di un aumento di stipendio promesso a parole, ma effettivamente poi non concesso utilizzerebbe quei soldi? Nessuno, a parte l’amministrazione comunale di Albinea che si trincera dietro alla scusa del taglio inesistente per mettere le mani in tasca ai cittadini.

Perché più soldi? Per pura propaganda elettorale?

Ricordiamo anche che i nostri amministratori che oggi si vantano di rimborsare quote di mutui contratti in precedenza, sono stati in passato coloro che i mutui li hanno contratti. Oggi in un momento di difficoltà economica mondiale siamo costretti come famiglie a pagare imposte e balzelli aggiuntivi quando in momenti di euforia economica i nostri amministratori hanno speso più di quando avessero a disposizione, appunto indebitandosi. Oggi si vendono per bravi perché sanano i debiti , proprio quando le risorse sono esigue e i debiti li fanno pagare ai cittadini già in difficoltà per la perdita di lavoro e aumento dei costi di beni e servizi.

Inoltre esiste un elenco di lavori incompiuti per 1 milione e mezzo di euro iniziati nell’ultimo triennio e non completati o ancora da pagare. Questi interventi come ci è stato risposto in consiglio comunale sono già finanziati. Finanziati non vuol dire che ci sono i soldi. Per questi lavori sicuramente erano state identificate fonti di entrata corrispondenti che evidentemente non si sono verificate per cui no soldi = no lavori (o peggio ancora, no pagamento a chi i lavori li ha svolti).

L’amministrazione, anziché ammettere il difficile periodo economico e con un bagno di umiltà ammettere che forse tutto il programma elettorale promesso è di difficile realizzazione, si butta in fretta e furia alla ricerca di fondi per potersi presentare trionfante alle prossime elezioni del 2014.

Non è stato detto però che per reperire i fondi necessari verranno venduti terreni e edificato per complessive 250 unità abitative fra Albinea e Borzano. Il che vorrà dire che nei prossimi tre anni se si verifica questa ipotesi la popolazione potrebbe aumentare da 800 a 1000 unità, che vorrà dire, più automobili, più traffico, rallentamenti, difficoltà nei parcheggi, minori posti disponibili in asili e scuole, senza contare a più cemento e inquinamento.

Ma ne vale realmente la pena?

Se è seppure vero che i Comuni sono l’ultima ruota del carrozzone politico, è anche però vero che dovrebbero essere il soggetto che ,essendo più vicino ai cittadini , dovrebbe raccoglierne le richieste e cercare di colmare quelle lacune che lasciano l’amministrazione centrale e regionale (anche quest’ultima , amministrata nel nostro caso sempre dalle sinistre, risulta essere uno dei maggiori sperperatori di risorse , con scarsi benefici per i cittadini) . Ad oggi invece si è innescato un gioco al massacro tra Governo e Comuni, per chi riesce a spremere di più i cittadini, i quali sono gli unici a pagarne le conseguenze. L’Amministrazione albinetana è clamorosamente cascata in questo trabocchetto. Invece di dare un forte segnale di sostegno ai propri cittadini, cercando di adottare, per quello che le era consentito, aliquote morigerate, ha innescato la marcia (prima di tanti altri Comuni , quasi come se aggredita da una improvvisa fame “tributaria” - solo il 9% dei Comuni ad oggi ha deliberato le aliquote) e ha schiacciato a tutto gas verso il maggior carico fiscale possibile o quasi , senza alcun rispetto per le difficoltà economiche vissute dai propri cittadini . Incassiamo, ringraziamo e speriamo molti ne facciano tesoro quando saranno con la prossima scheda elettorale in mano (ci saremo comunque noi a farne pro-memoria).



GRUPPO CONSILIARE PDL ALBINEA

Ganapini Davide, Carrara Alessandro, Marmiroli Giovanni