I fatti di cronaca raccontano che la capitale della “movida” reggiana al giovedì’ sera sia Albinea: target giovani e giovanissimi, dai 15 ai 25 anni. Merito dell’attrattiva di locali che evidentemente offrono qualitativamente proposte interessanti, della vicinanza a Reggio Emilia e di una zona pedecollinare che garantisce sempre un buon richiamo. Movida dovrebbe essere sinonimo di festa, divertimento, chiacchiere fra amici, una serata in compagnia; troppo spesso invece il giovedì sera sfocia in urla e schiamazzi fino a tarda notte, automobili che partono a forte velocità mettendo a rischio l’incolumità dei pedoni e un abuso di alcool, spesso portato addirittura da casa in elevate quantità.
Nell’ultimo anno abbiamo
contestato le ordinanze emesse del Sindaco, abbiamo chiesto più volte quale
sarebbe stato il “piano d’azione” per l’estate 2021, senza mai ricevere
risposte rassicuranti.
Abbiamo segnalato la necessità di
garantire un presidio del territorio, a costo di utilizzare volontari, ma siamo
stati accusati di volere introdurre le ronde di padana memoria…poi vengono
introdotti gli street tutor, cioè persone che monitorano e vigilano.
Poi ci sono i cittadini, che dopo
un anno, grazie alla richiesta del consigliere Grasselli di Sinistra Unita
Albinea (diamo a Cesare quel che è di Cesare) hanno avuto la possibilità di
intervenire in consiglio comunale aperto al pubblico e manifestare il loro
disagio, ma portando all’amministrazione una serie di proposte per migliorare
la situazione.
Telecamere nelle zone più movimentate,
pedonalizzazione del centro di Albinea, dossi nelle vie del centro dove la
velocità delle auto potrebbe costituire un serio pericolo, maggiori controlli,
organizzazione di iniziative parallele: diverse sono state le proposte emerse
quella sera, ma con unico comune denominatore: per l’amministrazione non erano
soluzioni efficaci al problema.
La serata si è quindi chiusa con
un “nulla di fatto”, con i cittadini amareggiati e delusi e consapevoli che
nulla sarebbe cambiato.
A distanza di pochi giorni due
nuove ordinanze emanate dal Sindaco: il divieto di stazionare dalle 00:30 alle
06:00 nel centro di Albinea, dalle 21:00 alle 3:00 il divieto di vendere,
consumare o detenere bevande alcoliche e non, dalle 24 il divieto di
somministrazione e vendita alimenti e infine chiusura dei locali alle 00:30.
Niente di tutto ciò era stato
anticipato nella seduta del consiglio: al di là di tutti i problemi che sono
sorti nei giovedì sera di Albinea, ce n’è uno che è quello che ci preoccupa di
più: la mancanza di dialogo e il muro che si è venuto a creare fra
amministrazione e cittadinanza. L’amministrazione continua nel minimizzare i
problemi, proporre soluzioni o presunte tali non condivise con i residenti, che
invece si sentono rifiutare ogni proposta avanzata. Temiamo che il 65%,
consenso ottenuto dagli attuali amministratori alle ultime elezioni comunali,
abbia fatto perdere quella sana umiltà che il ruolo di amministratore richiede,
risolvere problemi con imposizioni “dall’alto verso il basso” non ha mai portato
benefici.