Rendere una
città resiliente vuol dire renderla sicura e sostenibile con la prospettiva di
creare le condizioni per diffondere la cultura della consapevolezza rispetto
alla dimensione del “rischio” e aumentare, con azioni concrete e partecipate,
il livello di sicurezza del territorio.
Negli ultimi
anni abbiamo assistito a livello nazionale a numerose tragedie causate da
dissesti ed allagamenti, conseguenza diretta dei cambiamenti climatici, e ad
ogni evento calamitoso si sono susseguiti proclami sulle azioni da
intraprendere per ridurre i rischi. Evitare le tragedie a volte è difficile, ma
se si iniziano ad intraprendere buone pratiche per la corretta gestione del
territorio e si intraprende l’adesione a programmi e campagne con enti sovra
locali, si avrà una riduzione dei danni.
Nel
periodo 2010-2020 e oltre, l’Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione dei
rischi di catastrofi (UNISDR) tramite la campagna “rendere le città
resilienti”, insieme ai partner, mira a sostenere lo sviluppo urbano
sostenibile promuovendo attività di resilienza e aumentando la conoscenza
locale del rischio di catastrofe. I principali obiettivi di riferimento della
campagna sono i Sindaci e i dirigenti dell’amministrazione comunale.
Oltre
all' ONU, anche l' ANCI e la Protezione Civile Italiana premono affinchè le
nostre città aderiscano alla campagna e diventino più resilienti: https://www.unisdr.org/campaign/resilientcities/
E’
importante, pertanto, che le istituzioni lavorino insieme cercando di mettere
in pratica i dieci punti della campagna per garantire la resilienza e di
guardare con più attenzione ai territori e alla sicurezza dei suoi abitanti.
Ho
invitato, depositando un ordine del giorno, il Sindaco del Comune di Albinea ad
aderire alla campagna, cioè ad aderire ai 10 punti del programma:
-
Organizzare
e coordinare le attività per far comprendere e ridurre i rischi da disastri,
basate sulla partecipazione di gruppi di cittadini e della società civile.
-
Assegnare un
budget per la riduzione del rischio di catastrofi.
-
Mantenere
attivo un data-base su rischi e vulnerabilità, rinforzare i sistemi di
valutazione del rischio e utilizzarli come base per i piani di sviluppo urbano
e per le decisioni.
-
Investire
nelle infrastrutture critiche per ridurre il rischio.
-
Mettere in
sicurezza tutte le scuole e le strutture sanitarie.
-
Applicare e
modificare i regolamenti edilizi per evitare costruzioni abusive o in aree a
rischio.
-
Realizzare
programmi di istruzione e formazione in materia di riduzione del rischio da
calamità ad ogni livello.
-
Proteggere
gli ecosistemi e le zone naturali per mitigare i rischi di inondazione.
-
Installare
sistemi di allarme rapido e di gestione delle emergenze.
-
Garantire
assistenza a chi subisce disastri naturali.
Nell’ultima
seduta del consiglio comunale di Albinea l’ordine del giorno è stato approvato
all’unanimità da tutte le forze politiche e presto Albinea sarà inserita fra le
città resilienti della campagna ONU.