mercoledì 20 aprile 2011

CASA DI RIPOSO: SODDISFAZIONE PER L'ACCORDO FRA PARROCCHIA E COMUNE

Con grande soddisfazione plaudiamo all’accordo fra Parocchia di Albinea e Comune di Albinea approvato all’unanimità in consiglio comunale in merito alla realizzazione di una casa di riposo nel territorio albinetano.

L’accordo prevede che l’attuale società fra Parrocchia e Comune (Albinea Casa Insieme Srl) venga trasformata in società per azioni e che questa società sia la capofila nella realizzazione della nuova struttura che andrà ad affiancarsi ai servizi offerti dall’attuale Centro diurno Casa Cervi.
Non ne abbia a male l’amministrazione, ma vogliamo sentitamente complimentarci prima di tutto con i grandi protagonisti della vicenda, con chi magari ha dedicato anima e cuore al progetto, ma resta lontano dalle luci della ribalta, lasciando l’onore della promozione dell’accordo all’amministrazione comunale stessa.

La Parrocchia, che anteponendo gli interessi della cittadinanza a quelli propri, ha accettato di cedere il 5% di capitale sociale al Comune, offrendo così la parità all’interno della nuova Spa (condizione posta dal Comune per partecipare al progetto). In Albinea Casa Insieme Srl, infatti, la Parrocchia deteneva il 55% delle quote, mentre il Comune il restante 45%, nella nuova compagine i due soci saranno presenti con il 50% ciascuno.
Non è stato sicuramente un passaggio semplice e facile da accettare per tutti i fedeli, rappresentati dal Consiglio Pastorale e dal Consiglio Affari Economici, ma alla fine ha prevalso lo spirito costruttivo.

Albinea Casa Insieme Srl, nella persona del Presidente del Consiglio di Amministrazione Montanari Pietro, che tanto tempo ha dedicato alla buona riuscita dell’accordo, analizzando accuratamente il piano finanziario, contattando in prima persona gli istituti finanziari e visitando personalmente alcune strutture simili in altri comuni.

Infine non dimentichiamo lo straordinaria generosità del sig. Cervi, grazie al quale venne realizzato il primo intervento del Centro Diurno ed oggi sul medesimo terreno attualmente utilizzato come giardino, sorgerà la casa di riposo per anziani. Ulteriore menzione alla sua generosità va all’integrazione in denaro recentemente erogata proprio per concretizzare la realizzazione del progetto.

Gli altri protagonisti sono quelli che verranno, i cittadini: a breve infatti verrà proposto in forma di azionariato popolare la possibilità di contribuire alla raccolta di risorse indispensabili per la realizzazione del progetto. Ciascun cittadino potrà sottoscrivere quote della nuova Spa, contribuendo in questo modo a sostenere l’importante sforzo economico per la costruzione. Secondo, il mondo del volontariato così prodigo nel nostro territorio, per il loro prezioso contributo nella futura gestione dell’assistenza agli anziani.

In consiglio comunale abbiamo sottolineato che l’operazione prevede sicuramente alcuni rischi, primo fra tutti una possibile e pericolosa fase di stallo nel caso si verificassero disaccordi fra i due soci su particolari questioni decisionali.
La possibilità che il Comune debba cessare la propria partecipazione per normative statali che impedirebbero alle amministrazioni locali di partecipare ad attività e società private.
Il rischio che inizialmente, fino a quando la struttura non sarà a regime completo, possano subentrare difficoltà nell’onorare gli impegni assunti nei confronti degli enti finanziatori..

Valutati i rischi, a fronte di tanto sforzo prodotto dalle parti in causa, ai benefici che la struttura porterà a tutta la nostra comunità, abbiamo ritenuto opportuno anche da parte del nostro gruppo sostenere unanimemente l’iniziativa.
Come sempre, in contesti in cui il pubblico trova grande sostegno e risorse nel privato (sia in termini economici che umani) risulta più facile offrire qualità di servizi e di vita eccellenti, il nostro augurio è che nessuno ne approfitti per avvantaggiarsi politicamente di questa opportunità di cui ha solo in parte il merito di partecipare alla realizzazione e gestire.

CORSO DI MASSAGGIO INFANTILE A.I.M.I.

PREMESSO CHE:
in data 23/03/2011 l’Amministrazione comunale di Albinea, tramite il servizio newsletter, ha promosso un corso di massaggio infantile AIMI organizzato dal Centro per le Famiglie di Quattro Castella, Albinea e Vezzano sul Crostolo.
Il ciclo di incontri si è svolto in quattro date presso la struttura comunale Nido d’Infanzia l’Aquilone.
Il corso non è guidato da dipendenti comunali, quindi l’amministrazione ha avviato sicuramente progetti esterni / collaborazioni
CONSIDERATO CHE:
Occorrono requisiti particolari e specifici per essere effettivamente abilitati allo status “insegnante AIMI”.
VALUTATO CHE:
In seguito a richiesta scritta inviata all’associazione dal nostro gruppo consiliare, la Presidente Nazionale, d.ssa Paola Vitti, ha confermato che, a corso già iniziato, l’insegnante non era in regola con lo status di insegnante attivo da alcuni anni e non soddisfaceva detti requisiti
SI INTERROGA IL SINDACO E LA GIUNTA
Al fine di conoscere quali controlli siano stati effettuati dagli uffici comunali prima di organizzare il corso AIMI e assegnare l’incarico a soggetti esterni per la conduzione.

giovedì 14 aprile 2011

PROCESSO BREVE, NESSUN RISCHIO

Nonostante le terroristiche affermazioni di alcuni esponenti dell’opposizione, le nuove norme sul processo breve e sulla prescrizione breve non incideranno sui procedimenti per il disastro di Viareggio, il terremoto dell’Aquila o per il crack Parmalat.


Per il primo i Pm stanno procedendo per reati gravissimi, come l’omicidio colposo plurimo e il disastro ferroviario, puniti con pene molto severe e che si prescriveranno, quindi, in un tempo lontanissimo; se il processo breve verrà approvato la prescrizione del disastro ferroviario di Viareggio maturerebbe in 23 anni e quattro mesi, quindi nel 2032, e la prescrizione dell’omicidio colposo plurimo addirittura dopo, fino a un massimo di 35 anni dai fatti, quindi nel 2044.

Lo stesso vale per i processi per il terremoto dell’Aquila, dove il termine di prescrizione si ridurrebbe di soli dieci mesi. E anche su Parmalat non ci sarebbe nulla da temere, visto che per il reato di bancarotta fraudolenta ed aggravata si passa dai 18 anni e nove mesi a 17 anni e sei mesi.

venerdì 8 aprile 2011

BILANCIO 2011: QUANDO POTREMO FINALMENTE PARLARE SERIAMENTE DI UNIONE?

Si è riunito il consiglio dell’ Unione Colline Matildiche (formato dai comuni di Quattro Castella, Albinea e Vezzano sul Crostolo) per approvare il bilancio di previsione 2011.


Con amarezza constatiamo che per un altro anno i cittadini non potranno godere dei benefici teorici che questa Unione avrebbe dovuto portare alla cittadinanza, quali ad esempio maggiori servizi a minori costi.

In realtà l’Unione, anche se costituita ormai da tre anni per usufruire del finanziamento regionale, è solo formale: le uniche entrate sono quelle dei trasferimenti dei 3 comuni che ne fanno parte per coprire le spese dei servizi personale, polizia municipale, protezione civile e sportello unico attività produttive.

L’unico servizio che l’Unione fino ad oggi ha affrontato “seriamente” è quello relativo alla Polizia Municipale ed è stato decisamente un fallimento, ed ha portato alla fuoriuscita dal Corpo Unico da parte di uno dei comuni costituenti, Vezzano sul Crostolo.

Fino a quando non ci saranno progetti concreti e di beneficio per la cittadinanza (ma quanto ancora dovremo attendere?) è inutile soffermarsi a valutare le singole voci di entrata e spesa, il nostro atteggiamento sarà sempre contrario, di opposizione costruttiva ne parleremo quando ci sarà effettivamente qualcosa da “costruire”.

Ovviamente l’Unione assume un “profilo nascosto” , mantenuto dalle 3 amministrazioni comunali, pochissima informazione alla cittadinanza in modo che non emergano queste grosse lacune. ma il nostro lavoro serio e responsabile ci impone di informare e denunciare quanto sta accadendo…cioè nulla…

domenica 3 aprile 2011

UN CIMITERO NON PER TUTTI

In anteprima, il prossimo articolo che verrà pubblicato sul periodico dell'Amministrazione Comunale "Albinea Notizie"

Presunzione, Incapacità o semplice Arroganza?


Alcuni cittadini e operatori del settore hanno rilevato gravi errori di progettazione nonché esecuzione del nuovo cimitero di Albinea.

Abbiamo raccolto queste critiche (molte), per poter oggettivamente valutare l’intervento realizzato in via Monterampino. Alcuni anni fa l’amministrazione ha pianificato una struttura cimiteriale in aggiunta a quelle di Borzano, Montericco e Albinea Chiesa. Circa 24 mesi fa sono cominciati i lavori. Critiche potrebbero già essere indirizzate per la gestione dell’appalto , ma non è questo l’argomento che vogliamo rilevare .

Altre sono le decisioni della Amministrazione comunale che non possono non essere criticate .

La progettazione della struttura non ha infatti tenuto conto e non si è avvalsa della “competenza e disponibilità” di operatori del settore, i quali pur avendo fornito indicazioni e consigli preliminari, in fase di realizzazione essi sono stati ignorati .

Trattandosi di struttura di nuova realizzazione, sarebbe stato facile rispettare criteri sia estetici che funzionali. Invece, già dalle prime tumulazioni, sono stati riscontrati problemi e incongruenze che hanno del grottesco: ad esempio casi di loculi incapienti. Secondo l’amministrazione sono state adottate le misure standard (le minime), risparmiando dai 3 ai 5 cm per loculo. Ciò ha comportato però, per i malcapitati, vincoli nella scelta delle bare. I loculi adottati nella nuova struttura hanno dimensioni di accesso e interne differenti. Problemi si sono riscontrati anche nelle tombe di famiglia per le quali i parametri di progettazione iniziali impedirebbero fisicamente la possibilità di tumulare i defunti accedendo con i feretri dall’interno. Per le tumulazioni a terra, la disposizione e gli accessi per la realizzazione delle buche sono talmente poco funzionali e contenuti che il lavoro per le onoranze funebri aumenta in modo esponenziale, aumentando il rischio di danneggiare le strutture cimiteriali. Difficoltà e dilatazione dei tempi, l’utilizzo di strumentazione specifica potrebbero giustificare nel tempo l’aumento dei costi di tumulazione. Sottodimensionati i loculi per le urne cinerarie, impedirebbero forme di personalizzazione della lapide e la possibilità di lasciare un fiore per il caro estinto. Lavori di adeguamento e modifica sono stati avviati, ma con grande disagio per i frequentatori del cimitero. Con il tempo i disagi diventeranno anche maggiori. I cittadini pagheranno per l’incompetenza dell’amministrazione. Il rischio di non poter essere tumulati nel loculo acquistato in vita è alto, soprattutto nel caso si arrivasse al trapasso con una taglia superiore a quella avuta in fase di rogito. Forse verrà introdotta la clausola: “l’Amministrazione si riserva di non tumulare i cittadini troppo grassi “.

Se analizziamo solo i parametri legislativi, la struttura è a norma, ma quale attenzione è stata data ai cittadini? Essere a NORMA, non vuol dire essere BRAVI o ATTENTI.

Il Gruppo consiliare PDL ha immediatamente presentato un interrogazione a tal proposito. La Giunta ci ha risposto: “E’ tutto a posto”. Siamo convinti che l’arroganza espressa da questa amministrazione, associata alla presunzione e all’ incompetenza siano pregiudizievoli per tutta la collettività. La Sinistra, a livello di governo centrale, sostiene che avere la maggioranza non giustifica una politica amministrativa despotica.

A quanto pare, per i nostri amministratori questo vale solo per il governo centrale, nelle amministrazioni locali





chi evidentemente ha la maggioranza ha invece il diritto di fare quello che vuole proprio in virtù della stessa democratica maggioranza. I soliti due pesi e due misure. Rinnoviamo il nostro impegno nel tutelare e sostenere tutte le iniziative volte a migliorare sia la qualità che l’economicità dei servizi offerti.

Essere pochi contro tanti ci rende la vita un po’ più difficile ma non per questo rinunceremo a perseguire giustizia e verità ogni volta che verrà chiesto il nostro impegno.