mercoledì 16 giugno 2010

NO al registro delle dichiarazioni anticipate dei trattamenti sanitari

Con approvazione in consiglio comunale del 22 Febbraio, e con delibera di giunta del 11.05.2010, Albinea si accoda alla “moda” del momento, istituire un registro delle dichiarazioni anticipate di trattamenti sanitari.


Fra le premesse della mozione, presentata da PD e Rifondazione Comunista, era indicato che “nessuna legge nazionale regolamenta ancora il Testamento Biologico” , pertanto il registro servirebbe solamente a raccogliere dichiarazioni da trasmettersi poi successivamente agli organi competenti in seguito all’entrata in vigore di una normativa specifica di riferimento.

Vale davvero la pena trattare un argomento a scala nazionale nei singoli comuni?

Non sarebbe stato più opportuno che il Consiglio Comunale invitasse il Governo a legiferare su questo argomento delicato?

Se la delibera serve solo ed esclusivamente a stimolo per il nostro Parlamento, non ha alcun senso impegnare uffici e risorse comunali per la raccolta di atti che ancora non sappiamo a chi dovremo destinare, chi saranno le autorità competenti per la raccolta di tali dichiarazioni e, ancor peggio, si rischia di illudere la cittadinanza, come se le dichiarazioni rilasciate in assenza di leggi di riferimento avessero valore legale.

L’Amministrazione ha deciso che l’ufficio anagrafe, tra una pratica e l’altra, dovrà anche occuparsi della raccolta di queste dichiarazioni (spreco di risorse comunali, perché gli impiegati dovrebbero fare quello per cui sono pagati) e i cittadini per ogni dichiarazione dovranno pagare anche una quota di 25,00 Euro (perché anche le illusioni hanno un costo); naturalmente negli allegati della delibera di giunta si legge “il Comune di Albinea non risponde dell’eventuale mancata realizzazione dei fini per i quali la dichiarazione è stata resa e registrata”, ammettendo essi stessi che ad oggi è un documento del tutto inutile.

Naturalmente la notizia è stata annunciata in pompa magna su tutti i quotidiani locali, sia in Febbraio che in Maggio, e addirittura nella newsletter del Comune di Albinea, riportando solo una parte del dibattito, cioè l’intervento del Sindaco Antonella Incerti e del capogruppo di maggioranza Sacchetti Ivan, mentre assenti erano i pareri contrari dei consiglieri del PDL.

Riteniamo che la cittadinanza debba essere a conoscenza del fatto che il Consiglio Comunale non ha votato all’unanimità l’istituzione del registro, ma la voce di chi è dissidente è stata come al solito celata.

QUANTO HA SPESO IL COMUNE NEL 2009? FORSE NON TUTTI SANNO CHE…

…le spese nel corso del 2009 hanno superato le entrate, ma per l’Amministrazione, che sciaguratamente per la cittadinanza spera di ripetere un’annata simile per il 2010, va tutto bene…


Confronto vivace in consiglio comunale ad Albinea per l’approvazione del bilancio consolidato 2009.

Virtuosismi millantati dalla maggioranza e dubbi sollevati dai consiglieri PDL-Lega per il disavanzo nella spesa corrente.

Chi ha ragione? I consiglieri di opposizione invocando una maggior rigorosità e una impostazione più austera nella gestione delle risorse pubbliche soprattutto in virtù delle non favorevolissime condizioni in cui versa l’economia mondiale, quindi contrazione di spese e riduzione degli investimenti.

La maggioranza ha invece proseguito nel tipico approccio demagogico catto-comunista che prevede tutto a tutti.

Particolarmente evidenti, soprattutto, lo spropositato investimento per la realizzazione della biblioteca, sicuramente accattivante e avveniristica, ma che ha assorbito 2.000.000 di euro alla collettività e la realizzazione della Casetta nel parco Lavezza (485.000 euro). Per assurdo, la casetta, che servirà come appoggio logistico per le varie feste locali, è stata pianificata e realizzata in un solo esercizio economico. La caserma dei Carabinieri che è stata usata come promozione nei programmi elettorali per ben due legislature, attualmente è passata fra le opere in studio di fattibilità.

Tornando al Bilancio, l’avanzo vantato dall’attuale amministrazione è stato raggiunto utilizzando un residuo avanzo degli scorsi esercizi. Così facendo, però, si è dovuto utilizzare tale avanzo per compensare il disavanzo, effettivo ma non chiaramente dichiarato, dell’ esercizio corrente del 2009, per ottenere un minimo residuo attivo . E’ come se in una famiglia si fosse speso più di quanto non si fosse guadagnato e si pagano i debiti accumulati con i risparmi accantonati. Non ci sembra sintomo di buona amministrazione. La pianificazione della gestione correnti va fatta sulla presunzione di entrate e ,se non si rivedono i parametri, nel prossimo esercizio molto probabilmente il disavanzo sarà inevitabile, soprattutto per la forte contrazione delle entrate causa la crisi economica.

Altro dato significativo contestato dai consiglieri PDL, l’indice della capacità di impegno sulle spese in conto capitale (crollato al 25% rispetto al 57% dell’anno precedente) che evidenzia che, nonostante le promesse fatte in sede di bilancio preventivo, delle cose che dovevano essere realizzate, ne è stata fatta solo una su quattro!!

Su questo dato non incide il vituperato Patto di Stabilità, addotto dagli amministratori come causa, in quanto se il Patto era stato rispettato in sede di Bilancio Preventivo, le opere pianificate rientravano in quel contesto. La non realizzazione è la deliberata mancanza di rispetto degli impegni assunti con i cittadini e gli elettori.

Sicuramente la nuova compagine di opposizione ,pur essendo ingessata a causa della incolmabile sproporzione nei confronti del gruppo di maggioranza, darà battaglia sulle politiche future. L’impegno assunto però con i propri elettori di vigilare e fare emergere anomalie e diseconomie, non verrà disatteso al fine di condizionare gli amministratori ad una maggior attenzione e rigorosità nella gestione della pubblica risorsa