Al minuto 55:55 l’intervento in diretta a TeleTricolore del consigliere provinciale Davide Ganapini
Al minuto 55:55 l’intervento in diretta a TeleTricolore del consigliere provinciale Davide Ganapini
Grazie a chi, contro ogni pronostico della vigilia, ha creduto in me e in questa impresa straordinaria.
La lista Terre Reggiane ha ottenuto 2 seggi come al solito e sono risultato il secondo eletto della lista con ben 4.439 voti ponderati, superando candidati che avevano a disposizione molti più consiglieri “di partito” di quanti ne potessi disporre io.
PREMESSO CHE
L’ufficio
Anagrafe del Comune di Albinea non dispone di apparecchio POS come verificato
personalmente dallo scrivente consigliere che non ha potuto utilizzare una
carta di pagamento (circuito Bancomat o circuito internazionale o altri
circuiti), nello specifico non è stato possibile effettuare un pagamento in
data 07.08.2021 per nr. tre carte di identità pari a 60,00 Euro
CONSIDERATO CHE
Lo Stato
Italiano è sempre più attivo nella lotta all’evasione fiscale e nel sostenere
quindi i pagamenti elettronici a discapito dell’utilizzo del contante per
garantire la tracciabilità del pagamento e la genuinità della provenienza dei
fondi
VALUTATO CHE
Siamo nel corso
di una pandemia e i pagamenti tramite carta sono favoriti rispetto ai pagamenti
in contante per evitare il contatto di oggetti fra persone diverse
APPURATO CHE
L’installazione
di un apparato POS agevolerebbe i cittadini e aumenterebbe la qualità dei
servizi erogati dall’Amministrazione Comunale
IL CONSIGLIO
COMUNALE DEL COMUNE DI ALBINEA
Impegna il
Sindaco e la Giunta del Comune di Albinea ad attivarsi immediatamente per
richiedere l’installazione di un apparato POS presso l’ufficio anagrafe, affinché
i cittadini non siano obbligati ad effettuare esclusivamente pagamenti in
contanti
PREMESSO
CHE
È
sempre più diffusa l’installazione da parte di amministrazioni pubbliche di
colonnine di ricarica per veicoli elettrici
APPURATO
CHE
L’amministrazione
comunale di Albinea non risulta proprietaria di colonnine di ricarica
elettriche ad uso pubblico e non risultano manifestazioni di interesse avviate
volte a raccogliere la disponibilità di installatori di colonnine su terreni di
proprietà comunale già individuati
RILEVATO
CHE
La
mobilità elettrica apporta notevoli benefici ambientali, vista l’assenza di emissioni
inquinanti e il minore consumo petrolifero, che sarebbero di prezioso respiro
per il grave stato di inquinamento in cui è coinvolta la Pianura Padana
VALUTATO
CHE
La
quota di mercato delle auto elettriche ha raggiunto a livello europeo quasi il
7% del mercato, con un incremento di auto vendute di circa il 150% rispetto
l’anno precedente
IL
CONSIGLIO COMUNALE DEL COMUNE DI ALBINEA
Impegna
il Sindaco e la Giunta ad attivarsi per prevedere l’installazione di colonnine
di ricarica elettriche sul territorio comunale, distribuite in modo omogeneo
fra capoluogo e frazioni
La cittadinanza di Borzano non ha sicuramente apprezzato l’ultima costruzione in pieno centro a Borzano su quello che doveva essere un lotto classificato come verde pubblico. Interpellati come opposizione più volte siamo stati accusati di avere appoggiato tale urbanizzazione.
Siamo costretti a intervenire per smentire le false notizie che stanno circolando. In consiglio comunale l’unica variante del PP28 approvata dal nostro gruppo consiliare è quella che eliminava i 4 condomini previsti a favore di 4 ville mono/bifamiliari.
Questo voto favorevole non deve essere confuso con la terza variante, approvata solo con delibera di giunta e mai votata dall’opposizione in consiglio comunale.
Quello che preoccupa maggiormente, al di là delle realizzazioni che potranno anche soddisfare qualitativamente gli acquirenti, è la decisione della giunta di urbanizzare anche su un lotto inizialmente previsto come verde pubblico. Borzano ha veramente la necessità di avere costruzioni così fitte da dedicare una variazione per costruire altre 4 villette? Non erano già sufficienti i lotti previsti per l’urbanizzazione?
Ironia della sorte la prima costruzione realizzata è proprio quella sorta sul verde pubblico, mentre in tutti gli altri lotti edificabili ancora non si intravedono cantieri.
La posizione delle nuove costruzioni è assolutamente infelice, di fianco alla rotonda centrale del paese e di fianco ad un importante rustico di sicuro valore.
Spiace constatare che i nostri amministratori che si professano sempre paladini dell’ambiente e della tutela del territorio, non abbiano saputo resistere alla tentazione di incrementare gli incassi urbanizzando un lotto del quale nessuno, oggettivamente, ne sentiva la necessità.
Allegati:
- Tavola del PP 28 con il verde pubblico a fianco del lotto nr 16
- Tavola del PP 28 con il nuovo lotto nr.27 in sostituzione del verde pubblico
- Foto delle nuove costruzioni nel centro abitato di Borzano
I fatti di cronaca raccontano che la capitale della “movida” reggiana al giovedì’ sera sia Albinea: target giovani e giovanissimi, dai 15 ai 25 anni. Merito dell’attrattiva di locali che evidentemente offrono qualitativamente proposte interessanti, della vicinanza a Reggio Emilia e di una zona pedecollinare che garantisce sempre un buon richiamo. Movida dovrebbe essere sinonimo di festa, divertimento, chiacchiere fra amici, una serata in compagnia; troppo spesso invece il giovedì sera sfocia in urla e schiamazzi fino a tarda notte, automobili che partono a forte velocità mettendo a rischio l’incolumità dei pedoni e un abuso di alcool, spesso portato addirittura da casa in elevate quantità.
Nell’ultimo anno abbiamo
contestato le ordinanze emesse del Sindaco, abbiamo chiesto più volte quale
sarebbe stato il “piano d’azione” per l’estate 2021, senza mai ricevere
risposte rassicuranti.
Abbiamo segnalato la necessità di
garantire un presidio del territorio, a costo di utilizzare volontari, ma siamo
stati accusati di volere introdurre le ronde di padana memoria…poi vengono
introdotti gli street tutor, cioè persone che monitorano e vigilano.
Poi ci sono i cittadini, che dopo
un anno, grazie alla richiesta del consigliere Grasselli di Sinistra Unita
Albinea (diamo a Cesare quel che è di Cesare) hanno avuto la possibilità di
intervenire in consiglio comunale aperto al pubblico e manifestare il loro
disagio, ma portando all’amministrazione una serie di proposte per migliorare
la situazione.
Telecamere nelle zone più movimentate,
pedonalizzazione del centro di Albinea, dossi nelle vie del centro dove la
velocità delle auto potrebbe costituire un serio pericolo, maggiori controlli,
organizzazione di iniziative parallele: diverse sono state le proposte emerse
quella sera, ma con unico comune denominatore: per l’amministrazione non erano
soluzioni efficaci al problema.
La serata si è quindi chiusa con
un “nulla di fatto”, con i cittadini amareggiati e delusi e consapevoli che
nulla sarebbe cambiato.
A distanza di pochi giorni due
nuove ordinanze emanate dal Sindaco: il divieto di stazionare dalle 00:30 alle
06:00 nel centro di Albinea, dalle 21:00 alle 3:00 il divieto di vendere,
consumare o detenere bevande alcoliche e non, dalle 24 il divieto di
somministrazione e vendita alimenti e infine chiusura dei locali alle 00:30.
Niente di tutto ciò era stato
anticipato nella seduta del consiglio: al di là di tutti i problemi che sono
sorti nei giovedì sera di Albinea, ce n’è uno che è quello che ci preoccupa di
più: la mancanza di dialogo e il muro che si è venuto a creare fra
amministrazione e cittadinanza. L’amministrazione continua nel minimizzare i
problemi, proporre soluzioni o presunte tali non condivise con i residenti, che
invece si sentono rifiutare ogni proposta avanzata. Temiamo che il 65%,
consenso ottenuto dagli attuali amministratori alle ultime elezioni comunali,
abbia fatto perdere quella sana umiltà che il ruolo di amministratore richiede,
risolvere problemi con imposizioni “dall’alto verso il basso” non ha mai portato
benefici.
Depositata alla Camera una proposta di legge firmata da Termini, Sarli, Siragusa (gruppo misto, ex M5S), Magi (Azione/+Europa/ Radicali Italiani) e Fratoianni (LeU), per rendere possibile e legale l’affitto di un utero sul territorio italiano.
In attesa che venga pubblicato il testo completo emergono già i caratteri distintivi della proposta: la donna che dovrebbe prestarsi a compiere la gravidanza per un’altra dovrà essere in età fertile, non abbia difficoltà economiche e abbia già avuto un figlio; nessun compenso o retribuzione però, da qui il termine “solidale”.
Come movimento politico Forza Italia non può accettare una presa di posizione di questo tipo, in pieno contrasto con la proposta di legge già depositata dalle prime firmatarie Carfagna e Meloni per rendere punibile questo reato anche se commesso all’estero.
Che il corpo di una donna venga svilito a tal punto da essere considerato una semplice incubatrice o un involucro, è inammissibile e spiace constatare che dal centro sinistra non ci sia ancora stata una difesa a spada tratta della figura femminile e del ruolo di madre.
E’ innegabile il legame madre-figlio/a che parte dal cordone ombelicale e rimane indissolubile per tutta la vita, quale donna dopo il parto e dopo avere tagliato quel cordone è disposta a cedere un bambino cresciuto nel proprio grembo? Subito dopo il parto il bambino viene appoggiato al petto della madre, per sentire il suono più familiare, il cuore che batte di chi lo ha cresciuto: sono momenti intimi, forse allo stesso tempo i più dolorosi, ma i più dolci del ruolo di madre, che non possono essere cancellati da un contratto, da clausole e commi.
Ennesimo attacco ai valori e alla famiglia, con la parola “solidale” si vuole nascondere invece la violenza che una proposta di questo tipo può arrecare alla sfera psicologica di tutte le persone coinvolte.
Oltre all’etica mi sia permessa anche una riflessione politica, mentre Forza Italia al governo tenta con il buon senso di adottare la politica delle riaperture, delle vaccinazioni e dei sostegni per chi sta affrontando una grave crisi economica, con un netto cambio di passo rispetto al governo precedente, il centrosinistra da qualche mese sta inanellando una serie di proposte ideologiche e assolutamente inadeguate in questo contesto pandemico (ius soli, ddl Zan, maternità surrogata “solidale”).
Stanno emergendo le criticità di una mancata politica a sostegno della natalità da 10 anni a questa parte.
A Pratissolo (frazione di Scandiano) non sarà disponibile
la prima elementare l’anno prossimo per insufficienza di iscritti e stiamo
parlando solo dei nati del 2015.
Dal 2015 al 2020 il trend è stato continuamente in
declino, Pratissolo temo sarà solo la prima di tante altre scuole che dovranno
affrontare problemi. Penso alle scuole pubbliche nelle varie frazioni del
territorio provinciale, alle tante scuole paritarie parrocchiali che, già in
sofferenza per le chiusure del primo semestre 2020, si troveranno ad affrontare
un notevole calo di iscritti, infine gli asili nido comunali.
Come verranno impiegate le strutture pubbliche o private
che erano dedicate ad una scuola?
Il Recovery Fund assegna all’Italia risorse
straordinarie, se non utilizziamo quei fondi per investire sul futuro, per
sostenere i giovani che vogliono sposarsi, costruire una famiglia e non li
aiutiamo con il sostegno alla natalità, non avremo l’inversione di tendenza
necessaria. I futuri genitori dovranno anche avere il giusto sostegno per poter
conciliare la vita lavorativa con le esigenze familiari.
La nostra società sta pericolosamente invecchiando, molti
nuclei familiari sono costituiti da una o due persone, chi aiuterà queste
persone nella vecchiaia? I figli sono un investimento stesso all’interno della
famiglia.
Ridiamo speranza alle giovani coppie, prima che sia
troppo tardi.
Davide Ganapini
Vice coordinatore provinciale Forza Italia Reggio Emilia