domenica 10 giugno 2012

ALBINEA NOTIZIE nr.2 2012


TEMPI DURI CHE VANNO AFFRONTATI RESPONSABILMENTE

Raramente in queste pagine abbiamo parlato di politica nazionale, ma il momento delicato della Politica italiana nel suo insieme questa volta lo impone.
Dopo la rinuncia del mandato da parte del  presidente Berlusconi con un gesto di alta responsabilità per consentire che un governo tecnico, mettesse in sicurezza il paese con una serie di riforme che solo una struttura non politicamente esposta sarebbe riuscita a farsi approvare.
Malgrado la violenza subita dagli elettori del centro-destra, che vedono i loro rappresentanti sedere al tavolo con politici di minoranza ai quali viene attribuito il medesimo valore, e assumere decisioni contrarie ai programmi per cui sono stati eletti. In attesa di un profondo rinnovamento dell’ordinamento politico, di una sua razionalizzazione e nell’attesa che vengano approvate importanti riforme  quali giustizia e legge elettorale, che venga riconosciuta al Parlamento Europeo un ruolo di centralità reale e di coordinamento per le normative delle singole nazioni, chiediamo ai nostri elettori di continuare a credere e sperare perchè il futuro chiederà sempre maggior impegno e sostegno.
Le politiche 2008, in cui il Popolo della Libertà trionfò con il 38% sono un ricordo, ma danno la percezione di quanti cittadini abbiano creduto e sostenuto il nostro progetto. Purtroppo a causa delle vicende giudiziarie del Presidente del Consiglio, della rottura del patto di collaborazione da parte di alcuni esponenti che non hanno rispettato il mandato ricevuto dagli elettori, non è stato possibile rispettare gli impegni assunti.
Le ultime elezioni amministrative ci impongono una seria riflessione, il risultato di Parma avrà conseguenze rilevanti sia a Reggio Emilia, che a livello nazionale. Possa essere di monito per ritrovare quei valori che l’elettorato cerca e che la nostra forza politica sa esprimere.
La politica non può basare i suoi programmi sulla negazione e la critica, necessita di programmi e di idee per migliorare l’esistente. Altra difficoltà è far quadrare i conti in un paese che i conti non li ha mai quadrati. Il nostro debito pubblico, per anni attribuito al governo Berlusconi, ha radici ben più antiche così come la corruzione e il malgoverno. Oggi è facile affidare i nostri sogni e le speranze a chi condanna e denuncia, ci associamo a questi ma crediamo anche in una progettualità volta a creare e non solo a distruggere. Sfogliando il programma del Movimento 5 Stelle invitiamo tutti a contare le parole “abolizione” e “divieto” e ad individuare invece le proposte concrete per cambiare l’Italia: i partiti del NO a prescindere non possono e non devono avere il sopravvento. (fra i punti programmatici anche il divieto alla TAV e l’abbandono dell’ Euro…).
La politica deve al più presto recuperare la fiducia nei cittadini seriamente compromessa, occorre un grande bagno d’umiltà da parte dell’attuale classe politica che non solo riconosca i propri errori ma adotti misure necessarie per riacquisire la fiducia necessaria per ricandidarsi. Non è sufficiente ammettere gli errori se non si prendono  contestualmente misure idonee ad evitare sprechi e rinunce ai vantaggi riservati alla casta. In assenza di rigore e di senso di responsabilità  in questo momento nel quale i sacrifici vengono chiesti solo ai cittadini non sarà possibile per i politici recuperare la fiducia  degli elettori, lo dimostrano le ultime elezioni che hanno visto una partecipazione al voto della metà degli aventi diritto.  
Solo la fiducia può riportare la gente a votare con entusiasmo ed evitare l’astensione.
A livello locale evidenziamo che è stato votata una mozione che avrebbe dovuto impegnare il Sindaco a sollecitare ATO, organismo che dovrebbe tutelare i cittadini nei confronti delle società  gestrici del servizio idrico, affinché venga rispettato l’esito del referendum e che vengano ridotte le
tariffe di quella percentuale che oggi viene destinata agli investimenti e alle riserve e, sosteniamo noi del PDL, agli stipendi milionari degli amministratori, agli utili che le amministrazioni socie vorrebbero dividersi e ai contributi che IREN eroga ai comuni amici.
Difficile pensare che  il nostro Sindaco si esponga oggi con ATO, quando fino a pochi mesi fa ne era la presidente e in quella veste, anziché difendere i diritti degli utenti, giustificava  l’esigenza di mantenere quel profilo tariffario. Oggi i comuni piangono e si lamentano che IREN non distribuisce gli utili, che nonostante le perdite non riduce gli stipendi agli amministratori  e non sembra  abbiano alcuna intenzione di rispettare la volontà espressa dai cittadini in sede di referendum.
Come potremo verificare se il nostro Sindaco porterà le istanze dei suoi cittadini?  Raramente abbiamo riscontrato amministratori schierarsi contro strutture come le Municipalizzate.

                                               GRUPPO CONSILIARE PDL
                                               Ganapini Davide, Carrara Alessandro, Marmiroli Giovanni

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