Il 2 Giugno abbiamo festeggiato i 70 anni della nostra Repubblica e il 70esimo anniversario del voto alle donne.
Il Parlamento ha celebrato la ricorrenza con una mozione firmata da deputati di diversi schieramenti politici (prima firmataria On.Zampa – PD) e che ripercorre le conquiste delle donne in questi 70 anni.
Le iniziative capillarmente si sono diffuse in tutta Italia, dai convegni alla semplice mozione copia-incolla depositata nei vari consigli comunali.
Anche il Comune di Albinea (RE) ha voluto proporre in discussione questa mozione, ma personalmente non ho ritenuto corretto votarla.
Nonostante sia innegabile il ruolo determinante della donna della società, alcuni passaggi della mozione votata in Parlamento (e fedelmente riproposta in Comune) non li condivido.
La legge sul divorzio e la legge sull'interruzione di gravidanza sono riportati fra "i profondi cambiamenti culturali e di stile di vita che hanno attraversato la società e la famiglia, al punto da definirla una vera e propria rivoluzione femminile, un percorso di autonomia delle donne che ha prodotto significative modifiche della Costituzione".
Il diritto a dividere la propria famiglia, dopo avere giurato amore eterno al proprio marito e, nella maggioranza dei casi, dopo aver celebrato il patto matrimoniale con il sacramento previsto dal rito religioso…sarebbe da considerare rivoluzionario? Una conquista?
O peggio ancora il diritto ad interrompere una futura vita, dono del matrimonio stesso e dell'amore coniugale, che avrebbe arricchito la famiglia…sarebbe da considerare rivoluzionario?Una conquista?
Io non me la sento di chiamare conquista la disgregazione della famiglia e tantomeno posso chiamare conquista l'aborto. Certo, sono stati approvati dalla maggioranza del parlamento e forse accettati dalla maggioranza della popolazione, ma il bello della democrazia è che se una minoranza la pensa in modo diverso puo' esprimere il proprio dissenso.
Nessuna società può essere a difesa della morte e contro la vita!
La mozione chiude anche con un impegno "a promuovere le condizioni che favoriscono la trasformazione nelle relazioni di genere per renderle egualitarie"; certo, il rapporto fra uomo e donna all'interno della società è cambiato molto negli anni, dai punti di vista culturale, politico, lavorativo e molti altri ancora.
Ma c'è un aspetto fondamentale che mi auguro non possa mai venire modificato ed è continuamente sotto attacco: il ruolo della donna e dell'uomo all'interno della famiglia.
Donna per me sarà sempre all'interno della famiglia sinonimo di moglie e madre, Uomo sinonimo di marito e padre, alcuni ruoli non sono interscambiabili e mi premeva ricordarlo.
Nessun commento:
Posta un commento