venerdì 2 dicembre 2011

RINNOVIAMO IL GRUPPO DIRIGENTE DEL PDL DI REGGIO EMILIA

In vista del congresso provinciale PDL gli schieramenti contrapposti, come ormai riportato da ogni organo di stampa locale, saranno due: da una parte (considerando i cosiddetti “big” del partito) l’attuale gruppo dirigente Camurani / Filippi / Pagliani e dall’altra un nuovo gruppo che fa riferimento all’ On.Barbieri e al capogruppo in comune a RE Cataliotti.


Sono sempre stato trasparente in ogni mia scelta e anche in questo caso vorrei manifestare il mio sostegno al gruppo Barbieri / Cataliotti nella speranza di un rinnovamento del partito a Reggio Emilia.

Mi pare corretto riconoscere che Filippi e Pagliani siano persone stimate e radicate sul territorio, lo straordinario numero di preferenze ottenute alle ultime regionali è un dato che non ammette critiche, ma che purtroppo non sono sufficienti per risollevare il partito dal calo di consenso e dall’emorragia di voti continua.

I dati delle ultime elezioni, dato che un partito si “pesa” soprattutto dal numero di consensi ottenuti, destano serie preoccupazioni: alle amministrative del comune di Reggio Emilia del 2009 il PDL, che sperava addirittura di arrivare al ballottaggio, si è dovuto “accontentare” di un misero terzo posto; alle elezioni regionali del 2010 Reggio Emilia è stata l’unica provincia della regione in cui il PDL non ha superato la quota del 20%. Cosa significa tutto ciò? Che i nostri rappresentanti stanno aumentando i consensi personali, ma non aumentano quelli del partito.

Dati allarmanti a cui devono essere contrapposte immediate soluzioni.

Un partito per aumentare i consensi sul territorio ha la necessità assoluta di essere in simbiosi con la gente e con i problemi quotidiani; assolutamente indispensabile attivare contatti con il mondo cattolico, lo statuto del PDL all’articolo 1 cita infatti: “Il Popolo della Libertà è un movimento di donne e uomini che credono nella libertà e vogliono rimanere liberi, e si riconoscono nei valori del Partito dei Popoli Europei: la dignità della persona, le centralità della famiglia, la libertà e la responsabilità, l’uguaglianza, la giustizia, la legalità, la solidarietà e la sussidiarietà.”

Attivare contatti non significa “tirare per la giacchetta” nessuno, significa semplicemente rispettare gli stessi valori del Partito Popolare Europeo e promuovere concrete iniziative sui temi cari al mondo cattolico: ogni eletto ad ogni livello si trova quotidianamente ad affrontare provvedimenti assunti da amministrazioni di schieramento politico opposto che non rispecchiano i valori basilari di vita e famiglia, basti pensare all’assurdità dei testamenti biologici istituiti in molti comuni della provincia (fra questi purtroppo anche Albinea) o alla decisione della giunta regionale di penalizzare le coppie sposate nel pagamento dei ticket sanitari. Sensibilizzare la cittadinanza e spiegare perché questi provvedimenti sono errati deve essere una nostra prerogativa e non deve essere lasciata ad altri partiti.

In poche parole il PDL deve finalmente diventare un grande partito dei moderati, che a Reggio Emilia deve essere in grado di allargare i propri consensi attraverso una forte iniziativa politica, e non rimanere un partito che fino ad oggi ha risolto le contraddizioni interne lasciando uscire autorevoli esponenti (e ovviamente anche i loro consensi) come se nulla fosse accaduto.

In secondo luogo è urgentissimo attivare un maggiore coordinamento per gli eletti sul territorio, è impensabile che la stessa delibera venga discussa in tutta la provincia o addirittura nella stessa Unione dei Comuni, e i singoli consiglieri non sappiano come affrontare adeguatamente l’argomento arrivando a votare in modo differente a seconda dell’opinione personale del singolo.



Non si tratta di rottamare nessuno perché serve assolutamente il contributo di tutti, si tratta semplicemente di effettuare una scelta e votare sulla base dei buoni propositi di chi ci ha messo la faccia e si è reso disponibile al confronto (il candidato coordinatore Cataliotti) e di chi con la propria esperienza politica (l’Onorevole Barbieri) intende rinnovare questo partito formando un nuovo gruppo dirigente, un nuovo coordinamento provinciale, piuttosto che rinnovare la fiducia a chi ha diretto il partito negli ultimi anni e non ha portato i risultati sperati.

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